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Prostatite da Chlamydia, forse Papilloma virus

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 Buonasera Dr. Le scrivo da Modena. Purtroppo da circa 13 mesi dopo un rapporto a rischio, mi e' stata  diagnosticata una probabile prostatite da Clamidia avendo un aumento  delle IGG nel sangue ( valori in aumento,  prima 36 poi 40  su un  riferimento > 15 positivo), Le IGA e la IGM sono invece negative. Come tanti altri  ho eseguito varie terapie antibiotiche senza alcun  miglioramento dei sintomo correlati alla prostatite  ( bruciore e  fitte  in punta del pene e nell'uretra, fastidio ai testicoli e  pizzicori vari agli organi genitali, oltre a tensione perineale a   fitte) Adesso ho effettuato gli esami con metodica PCR e amplificazione del  DNA su urine, sperma, urine dopo massaggio prostatico e secreto  prostatico in un ospedale di Firenze  ( qui a Bologna risulto  negativo a tutti gli esami colturali), in questi esami mi cercheranno anche il gonococco, hpv e herpes  virus, oltre alla ormai nota Chlamidia. Gli esiti li avro' la prossima settimana, ma nel frattempo ho  effettuato uno spermiogramma da dove si evince una notevole diminuzione della motilita' degli spermatozoi 18% --- spermatozoi  normali 35%  -  spermatozoi anomali il 65%  di cui  il 40%  con  anomalie della testa  -- acido citrico molto basso con valori 6.2 su  un riferimento normale di range tra i 13 - 26.  --- DA QUI A DETTA  DELL'UROLOGO DI FIRENZE  PROBABILE PROSTATITE DA CHLAMIDIA. In attesa degli esiti degli esami, vorrei cortesemente chiederLe, se  conosce un medico di sua fiducia a Bologna a cui mi possa rivolgere,  o eventualmente  se Lei visitasse nei paraggi come poter fare per  prendere un appuntamento con Lei e quali tipi di ulteriori analisi  effettuare o che terapie alternative adottare. Mi creda, ho gia' speso un sacco di soldi tra urologi, visite,  esami, e non riusciamo a venirne fuori. Sono veramente stanco e sfiduciato, in particolare della  incompetenza di certi medici che pur di non affrontare il problema  danno la colpa all'ansia, e ai sensi di colpa verso mia moglie> ( alla quale ho raccontato tutto  sia per tutelarla da un eventuale   contaminazione anche se da allora rapporti sempre protetti e per  vedere se finalmente la smettono di dar la colpa all'ansia. I  disturbi ci sono eccome ed anche molto invalidanti. RingraziandoLa per l'attenzione resto in attesa di una Sua cortese   risposta, In caso Voglia contattarmi di persona  lascio anche mio recapito di  cellulare sperando che mi possa aiutare, o  quantomeno ad aiutarmi  ad alleviare i sintomi che sono veramente invalidanti. Grazie ancora infinite  e scusi per il disturbo  

 

 

Egregio, sicuramente, conoscendo le caratteristiche della Chlamydia, posso aiutarla, la spiegazione è essenziale per comprendere i suoi sintomi ed approntare la terapia adeguata. La Chlamydia è un batterio intracellulare, vive dentro le cellule, esce raramente, quindi difficilmente riscontrabile nelle urine, sperma, altri secreti, tamponi uretrali, tutti gli esami che vengono effettuati. Gli anticorpi in aumento, hanno il significato che quando esce dalle cellule, il sistema immunitario la individua e comincia a produrre anticorpi. I virus come il papilloma, si comportano nella stessa maniera; inoltre anche quando ne sia dimostrata la loro presenza, gli antibiotici non hanno effetto sui virus, non passano la membrana cellulare, quindi nessuno effetto, come ha potuto constatare. Solo una azione sul sistema immunitario, che può arrivare così lontano può risolvere il suo problema. Poiché i farmaci omeopatici, omotossicologici, hanno questa azione, lo aiutano in quel compito che lui non riesce ad effettuare completamente, “vede” la Chlamydia, ma non riesce ad eliminarla in maniera adeguata. La presenza di altri eventuali agenti patogeni complica la situazione, il sistema immunitario è troppo impegnato, per questo ha bisogno di un aiuto. La Chlamydia si fissa alla coda degli spermatozoi, li ferma e li uccide, questo è il motivo del loro scarso numero, tolta la Chlamydia, questi ritornano alla loro attività normale; il batterio è il principale agente patogeno che crea sterilità nell’uomo e nella donna, anche quando viene effettuata la fecondazione assistita.

I suoi sintomi sono importanti, poiché conducono alla scelta del farmaco; inoltre la medicina omeopatica mette a disposizione esami strumentali non invasivi che mi offrono la possibilità, in tempo reale, di seguire il ragionamento clinico diagnostico, evidenziare la presenza degli agenti patogeni responsabili, mettere le basi per seguire la progressiva loro eliminazione, fino alla completa radicazione, essere sicuro che effettivamente sono usciti, la prostata ed ogni organo è tornato alla sua regolare e fisiologica funzionalità.

Il ragionamento, la considerazione delle caratteristiche di questi agenti patogeni è importantissimo per giungere alla spiegazione dei sui disturbi, senza dare sempre la colpa delle proprie insufficienze alla persona che dimostra i disturbi e non riescono a spiegarli.

Un intervento precoce, appena conosciuta la possibilità di infezione, avrebbe portato alla terapia adeguata, evitandole molti guai futuri.

Saluti  Dottor Med. Alberto Moschini