ho l'occhi secco ( forse sjogren) e mi sono stati chiusi chirurgicamente i punti lacrimali per raccogliere un pò di lacrime , a causa della mia intolleranza alle lacrime artificiali. Dopo di ciò la condizione dei miei occhi è peggiorata : Sono sempre infiammati a causa delle lacrime che stagnano e attaccati da batteri che mi hanno procurato diverse infezioni . Come si può togliere l'infiammazione del film lacrimale ?
> E' possibile risolvere il problema del prurito, diffuso su tutti e due gli occhi , che è conesso alla chiusura ?
Egregia, molto probabilmente, lei ha proprio la sindrome di Sjogreen, che interessa tutte le ghiandole a secrezione esterna come le lacrimali, questa è una patologia autoimmune che spesso si associa ad altre malattie autoimmuni, come la tiroidite. Chiudere i canali lacrimali, senza comprendere le cause, le ha procurato chiaramente tutti i guai successivi, la terapia doveva essere mirata alla patologia principale, che impediva la formazione delle lacrime. Inoltre quelle gocce di lacrime artificiale, spesso sono preparate con soluzioni che contengono conservanti, i quali possono creare reazioni infiammatorie, lei è intollerante a quello specifico liquido, cambiandolo, forse avrebbe risolto il problema; comunque sarebbe stato necessario procedere ad un controllo con esami specifici di medicina omeopatica, che sono in grado di determinare la tolleranza dei prodotti che vengono utilizzati.
La sindrome di Sjogreen, come malattia autoimmune, come tutte le malattie autoimmuni, ha ben precise cause.
Il maccanismo con cui le malattie autoimmuni si verificano è ben conosciuto, un errore che viene compiuto dal sistema immunitario, nel momento in cui “legge” un agente patogeno e si prepara alla produzione degli anticorpi, in questo caso è possibile, per una predisposizione genica, non genetica, HLA dipendente, che avvenga l’errore, chiamato mimetismo molecolare, vengono prodotti anticorpi anche contro le cellule delle ghiandole lacrimali, facendo produrre una quantità inferiore di liquido. Capisce bene che conoscendo la predisposizione genica e l’agente patogeno, posso in questo caso, cominciare a aiutare il sistema immunitario a portarlo via e inibire la produzione degli autoanticorpi.
Io devo salvaguardare le cellule che funzionano bene dall’attacco degli autoanticorpi, individuando il responsabile e iniziando la terapia per eliminarlo, impedendo che il sistema immunitario continui a vederlo, per cui compie sempre l’errore.
Tutto questo lavoro lo eseguo durante la visita, circa due ore, con esami strumentali non invasivi, che mi permettono in tempo reale, di rilevare la presenza dell’’agente patogeno responsabile, seguire il ragionamento clinico diagnostico, verificare le alterazioni provocate sul sistema immunitario, approntare la terapia adeguata alla eliminazione del responsabile, per riportare il suo organismo al funzionamento regolare e fisiologico, frenando la produzione di quelli anticorpi che stanno alterando e distruggendo la sua ghiandola, e che continueranno ad agire.
La chiusura del canale, è stata inopportuna, per cui dovrebbe farlo riaprire e procedere alla determinazione delle cause che hanno prodotto la sindrome di Sjogreen.
Saluti Dottor Med. Alberto Moschini
Gent.mo Dr Moschini,
Le sono molto grata per avermi risposto con sollecitudine e perizia. Tutto quanto da Lei espresso mi trova pienamente d'accordo. Mi spiace di non aver pensato alcuni mesi fa alla medicina omeopatica per il mio problema dell'intolleranza, che ancora non è risolto del tutto. Infatti quando metto qualsiasi collirio o farmaco topico sugli occhi , dopo alcune somministrazioni , quando non alla prima, si realizza un processo di sensibilizzazione e di reazione. Nel maggior numero dei casi con prurito oculare intensissimo fino a che non viene smaltito l'effetto del farmaco.
Lei non immagina come disperatamente, ma inutilmente, per mesi andassi da un medico all'altro nel tentativo che qualcuno mi aiutasse a tollerare una lacrima. La lacrima era per me il confine con la normalità e la strada verso la felicità. E' stata un'odissea ! Ho incontrato casi e persone squallidissime, allergologi che mi avevano convinto a prendere antistaminici e cortisone , sistemici, per poter mettere la lacrima. Ma inutilmente ... e può immaginare con quali disastrosi effetti collaterali !
Non mi do pace per essere giunta, mal consigliata dal chirurgo, alla soluzione della chiusura chirurgica dei punti lacrimali, che ora vorrei riaprire ..La chiusura provoca un processo infiammatorio costante , la lacrima che ristagna produce citochine che stimolano la formazione di istamine . Ecco perché ne consegue il fastidio ad avvicinare verso la zona orbitale i capelli, il prurito ... intollerabile.. specie di notte , così da impedirmi di riposare. Per il fatto che la lacrima non defluisce, favorisce l'attacco dei batteri, dunque le infezioni (blefariti e altro..). Che ancora combatto , subendo tutti i faticosissimi e dolorosi sintomi agli occhi e non solo ( secchezza del naso..ecc.)
Riaprire, non è cosa facile, mancando di lacrime. Il processo post operatorio, specialmente in queste condizioni, si prospetta molto arduo. Dato che non sono ancora del tutto tollerante a una lacrima artificiale, mi chiedo cosa potrei usare in alternativa, specie nella fase immediatamente post operatoria . Forse soluzione fisiologica tagliata con acqua distillata ( il mio attuale umettante )..Potrebbe essere ben tollerata dall'occhio e dal canale ancora sanguinante? Non so.
Mi scuso , Getile dr Moschini dello sfogo ..mi potrebbe far avere il suo indirizzo? Non so come mi organizzerò per risolvere il mio problema (che credo abbia come priorità quello della riapertura ) e credo che prima o poi , in una maniera o in un'altra , Lei potrebbe essermi di aiuto , per i problemi collaterali, sino alla attenuazione della sintomatologia causata dallo sjogren. Mi sarà di aiuto , inoltre , se potessi avvalermi anche sei suoi consigli via mail .
La ringrazio
Egregia, prima di procedere a qualsiasi re-intervento, sarebbe opportuno stabilire le cause della Sjogreen. Molti sono i farmaci omeopatici che posso utilizzare, per riportare il suo organismo ad un funzionamento regolare e fisiologico. Le lacrime artificiali non hanno importanza, poiché sono tutte costruite con acqua che potrebbe contenere sostanze tossiche. Importante non è l’intolleranza, ma stabilire le cause di questa, come di ogni altro sintomo.
Gent.mo Dr Moschini,
Le sono molto grata per avermi risposto con sollecitudine e perizia. Tutto quanto da Lei espresso mi trova pienamente d'accordo. Mi spiace di non aver pensato alcuni mesi fa alla medicina omeopatica per il mio problema dell'intolleranza, che ancora non è risolto del tutto. Infatti quando metto qualsiasi collirio o farmaco topico sugli occhi , dopo alcune somministrazioni , quando non alla prima, si realizza un processo di sensibilizzazione e di reazione. Nel maggior numero dei casi con prurito oculare intensissimo fino a che non viene smaltito l'effetto del farmaco.
Lei non immagina come disperatamente, ma inutilmente, per mesi andassi da un medico all'altro nel tentativo che qualcuno mi aiutasse a tollerare una lacrima. La lacrima era per me il confine con la normalità e la strada verso la felicità. E' stata un'odissea ! Ho incontrato casi e persone squallidissime, allergologi che mi avevano convinto a prendere antistaminici e cortisone , sistemici, per poter mettere la lacrima. Ma inutilmente ... e può immaginare con quali disastrosi effetti collaterali !
Non mi do pace per essere giunta, mal consigliata dal chirurgo, alla soluzione della chiusura chirurgica dei punti lacrimali, che ora vorrei riaprire ..La chiusura provoca un processo infiammatorio costante , la lacrima che ristagna produce citochine che stimolano la formazione di istamine . Ecco perché ne consegue il fastidio ad avvicinare verso la zona orbitale i capelli, il prurito ... intollerabile.. specie di notte , così da impedirmi di riposare. Per il fatto che la lacrima non defluisce, favorisce l'attacco dei batteri, dunque le infezioni (blefariti e altro..). Che ancora combatto , subendo tutti i faticosissimi e dolorosi sintomi agli occhi e non solo ( secchezza del naso..ecc.)
Riaprire, non è cosa facile, mancando di lacrime. Il processo post operatorio, specialmente in queste condizioni, si prospetta molto arduo. Dato che non sono ancora del tutto tollerante a una lacrima artificiale, mi chiedo cosa potrei usare in alternativa, specie nella fase immediatamente post operatoria . Forse soluzione fisiologica tagliata con acqua distillata ( il mio attuale umettante )..Potrebbe essere ben tollerata dall'occhio e dal canale ancora sanguinante? Non so.
Mi scuso , Getile dr Moschini dello sfogo ..mi potrebbe far avere il suo indirizzo? Non so come mi organizzerò per risolvere il mio problema (che credo abbia come priorità quello della riapertura ) e credo che prima o poi , in una maniera o in un'altra , Lei potrebbe essermi di aiuto , per i problemi collaterali, sino alla attenuazione della sintomatologia causata dallo sjogren. Mi sarà di aiuto , inoltre , se potessi avvalermi anche sei suoi consigli via mail .
La ringrazio
Egregia, prima di procedere a qualsiasi re-intervento, sarebbe opportuno stabilire le cause della Sjogreen, se poi si tratta di questa patologia. Molti sono i farmaci omeopatici che posso utilizzare, per riportare il suo organismo ad un funzionamento regolare e fisiologico. Le lacrime artificiali non hanno importanza, poiché sono tutte costruite con acqua che potrebbe contenere sostanze tossiche.
Gentile Dr Moschini, Vorrei un chiarimento, Lei mi consiglia di " procedere alla determinazione delle CAUSE che hanno prodotto la sindrome di Sjogren ". E ancora ..: " sarebbe opportuno stabilire le cause della Sjogreen". Non capisco in che senso e come potrei determinare le CAUSE che avrebbero prodotto tale sindrome ... Come faccio a stabilire le CAUSE ? A quale tipo di analisi si riferisce? Al massimo posso riuscire a definire , con l'aiuto del reumatologo, se si tratta di questa patologia .Mediante i test , che conto di completare questo mese. Con stima
Definire una malattia, senza conoscere chi la ha provocata, ha poco significato, poiché non conduce alla terapia; infatti hanno praticato una terapia indirizzata solamente sui sintomi, hanno chiuso il condotto lacrimale, senza preoccuparsi, per quale motivo, lei non produceva le lacrime. Che sia Sjogreen o altra patologia, rimane sempre la necessità di conoscere perché è avvenuta.
La sindrome di Sjogreen solitamente è associata ad altre patologie autoimmuni, il maccanismo con cui le malattie autoimmuni si verificano è ben conosciuto, come le ho spiegato precedentemente, ed è questa causa che devo cercare, per effettuare la terapia mirata su questa, non sul sintomo mancanza di lacrime.
Quindi prima conoscere il motivo per cui il sintomo si è verificato, poi la terapia su questo.