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Osteopenia a 54 anni

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Ho 54 anni e qualche mese fa ho scoperto di essere affetta da una forma di grave ostopenia primaria, che mi ha anche casusato, nell'arco di alcuni mesi, diverse fratture. I medici che ho consultato mi consigliano i bifosfonati con associato il calcio oppure, in alternativa, il ranelato di stronzio. Entrambe queste cure non mi convincono anche per i disturbi che possono causare a livello digerente ( io da anni soffro di disturbi gastrici e colon irritabile). Cosa mi consiglia?

 

Egregia, occorre sempre accertare le cause che determinano il problema, oltre che ricorrere alla terapia sul sintomo osteopenia, poiché da una parte cura, ma dall’altra, la causa continua ad agire, procurando sempre la riduzione dell’osso.

Importante è   io da anni soffro di disturbi gastrici e colon irritabile  che rappresenta la presenza di una infezione\infiammazione costante nel tempo, attiva, persistente, che potrebbe essere la causa di quella osteopenia; infatti responsabile di quei disturbi gastrici, potrebbe essere l’Helycobacter Pylori, che ha anche questa capacità, come altri agenti patogeni presenti.

Quando è presente una infiammazione cronica attiva persistente, subclinica, che non determina sintomi specifici, ma solamente vaghi e aspecifici, provoca una situazione di acidosi delle zone infiammate, questa è incompatibile con la vita delle cellule, per cui l’organismo deve alcalinizzare e per reperire molecole alcaline sfrutta la pompa ionica presente a livello dello stomaco, che immette molecole acide nello stomaco, che è necessariamente acido, ma molecole alcaline, benefiche nel circolo sanguigno che le conduce nelle zone in acidosi; la pompa ionica funziona fisiologicamente in questo modo. Se questa infiammazione cronica persiste per diverso tempo, costringe l’organismo alla continua produzione di molecole acide, per avere a disposizione molecole alcaline per combattere l’acidosi costante, così aumenta la acidità dello stomaco, permettendo anche l’impianto dell’Helycobacter Pylori, che contribuisce alla prosecuzione della acidità e della infiammazione, con disturbi intestinali e colitici, collaterali.  Così l’organismo, non reperendo più le molecole alcaline si rivolge all’osso, che ne contiene in abbondanza, fosfati e bifosfati, distruggendolo e creando la osteopenia, ma riversa molto calcio nel sangue, così lei prende farmaci che favoriscono il calcio, ne assume in abbondanza, oltre a quello alto che è stato rimosso dall’osso, così favorisce la precipitazione a livello della colecisti e dei reni, mettendosi a rischio, di formare calcoli.

Progredendo sempre verso patologie che possono essere prevenute accertando solamente chi sta provocando quella infiammazione cronica attiva e portandolo via.

Io devo intercettare chi sta provocando quella infiammazione e portarlo via, per portare l’organismo alla alcalosi ed al funzionamento regolare e fisiologico.

Molti sono i farmaci omeopatici che intervengono nella osteopenia, ma la diagnosi delle cause è essenziale.

Saluti  Dottor Med. Alberto Moschini