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Quadro complesso, dermatite periorale e palpebrale, sbalzi di umore, attacchi di panico, ansia e umore depresso, demoralizzata per le numerose visite, senza risposte

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 Avendo un quadro abbastanza complesso, ed essendo demoralizzata per le numerose visite cui mi sono sottoposta senza trovare risposte, mi prendo la libertà di riassumerle il mio caso via mail, e se lei avrà la pazienza di leggere quanto le scrivo, mi farebbe piacere conoscere il suo parere circa la possibilità di essere curata da lei.Soffro di iperidrosi intensa ed eczema, specialmente alle mani, con tagli e fessurazioni, bruciore e prurito, che durante l’infanzia vengono trattati con bendaggi di cortisone (notturni) e, successivamente anche con terapie termali a Comano; durante l’adolescenza l’eczema coinvolge anche le palpebre (episodi di recrudescenza); 

soffro di sbalzi d’umore, attacchi di panico, ansia e umore depresso (mi si interrompe il ciclo mestruale per qualche mese); somatizzo a livello di eczema periorale, che perdura per qualche mese per poi scomparire all’improvviso, dopo una “crisi” che consiste in vertigini, nausea, vomito, fotofobia e spossatezza intensa,

Diagnosi contemporanea di endometriosi, con la presenza di due cisti endometriosiche di circa 4cm in prossimità delle ovaie, che hanno confuso il quadro inizialmente.

Da Gennaio 2016 soffro di dermatite periorale e talvolta palpebrale, molto fastidiose e che si acutizzano in momenti di particolare stress, contemporaneamente ad un affaticamento muscolare molto intenso (difficoltà a salire le scale, fiatone, parestesie notturne agli arti, dolori muscolari specialmente al risveglio); alla dermatite si associano crisi che io definisco “collassi”, con caduta di pressione arteriosa a 80/40mmHg, vertigini, nausea, vomito e fotofobia, che contengo con somministrazione di Plasil e Toradol e terminano dopo uno o due giorni di riposo assoluto, durante i quali dormo in maniera insolitamente profonda.
-          Escludo allergie con test specifici condotti da un’allergologa, che mi diagnostica dermatite atopica e mi prescrive la classica alternanza di creme al cortisone e per pelli atopiche; vedo una dermatologa olistica che mi fa eseguire degli esami del sangue del pannello immunitario (CAM), che rivelano riaccensione di virus EBV e mi tratta con 2L EBV capsule e terapia frequenziale; in un primo momento la dermatite periorale sembra risolversi, per poi ricomparire, ancora più violentemente dopo qualche mese (Settembre 2016); ripeto esami di pannello immunitario, che rivelano sempre riaccensione di EBV, e ora anche di Herpes Zoster e Citomegalovirus, nonché di sbilanciamento nei rapporti di Natural Killer e linfociti (di cui allego dettagli). Inizio nuovamente terapia con 2L EBV, che proseguo per diversi mesi, fino a Dicembre; poi inizio (su consiglio della dermatologa) inizio 2L ZONA, microimmunoterapia specifica per Herpes Zoster.
-          Vengo vista anche da reumatologa e neurologo, su consiglio dei miei medici, che escludono Lupus, Miastenia, Fibromialgia e altre patologie autoimmuni; vengono considerate invece iperidrosi e Raynaud, da verificare con relativo test (capillaroscopia).
Sia la reumatologa che il neurologo concordano nel consigliarmi un percorso psicologico o l’uso di un antidepressivo (Sertralina, partendo da 25 mg/die per arrivare a regime a 50 mg/die), imputando l’origine della dermatite ad una forma di stress post-traumatico, una componente ansiosa anche con
attacchi di panico e un calo del tono dell’umore.

 

La sua sintomatologia è effettivamente molto complessa, risolvibile, soprattutto la presenza del virus di Epstein Barr determina gran parte dei suoi sintomi, occorre eliminarlo con la certezza della sua effettiva eliminazione. Sono presenti anche Cytomegalovirus ed altri agenti patogeni che evidenzierò durante la visita per stabilire la diagnosi esatta e la terapia conseguente, con la possibilità di seguire la progressione della soluzione delle cause e la graduale eliminazione del virus di Epstein Barr, Cytomegalovirus e gli altri agenti patogeni individuati, con la sicurezza che effettivamente sono usciti dalle cellule e dall’organismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Helicobacter Pylori, appena individuato deve sempre essere eliminato, il ragionamento clinico convenzionale, la Medicina Integrata Omeopatica, mi permettono di individuare precocemente il batterio, come gli altri virus, Epstein Barr, Cytomegalovirus, agenti patogeni presenti, stabilire la diagnosi esatta, la terapia conseguente, ho la possibilità di seguire i processi di soluzione delle cause e la presenza degli agenti patogeni. 

L'Helicobacter Pylori è un batterio, anche lui molto birichino, pericolosissimo, innesca patologie molto importanti, che in certe determinate occasioni, diventa di difficile riscontro; infatti lui è un batterio a forma di bastoncino, sulla cui superficie ha diverse proteine, antigeni, che promuovono la risposta anticorpale, uno di questi, a produrre ureasi, su cui sono basati tutti gli esami che normalmente vengono eseguiti, Breath test, anticorpi, feci, test durante la gastroscopia, solo ed esclusivamente urea; ma in condizioni particolari, di vita, sua, si trasforma in cocco, perdendo la proteina ureasi; soprattutto dopo l'uso di antibiotici, costituisce un sistema di difesa del batterio, così cercano l'ureasi, e non è presente, cercano un bastoncino ed invece è un cocco; in questi casi, potrebbero verificarsi falsi negativi, il batterio è presente, ma non viene individuato.

Importante è la determinazione delle altre proteine di superficie:

proteina Cag A 136 kD   

proteina Vac A 87 kD   

proteina 66 kD  (Ureasi B )  

proteina 60 kD  

proteina 55 kD  

proteina 50 kD  

proteina 30 kD (ureasi A )

proteina 26 kD (ureasi A) 

proteina 24 kD  

 proteina Cag A 136 kD, proteina Vac A 87 kD, Che determinano la presenza del batterio e la sua pericolosità.  Tipo I altamente patogeno. Le proteine Ureasi A e B, possono anche essere assenti, così BreatH test e i normali esami che vengono effettuati, ricercando solo queste proteine, possono risultare negativi, pur in presenza del batterio

Il batterio è resistente a tutti gli antibiotici, la sua eliminazione è diventata molto difficile, inoltre non viene accertata la sua effettiva eliminazione, Breath Test è indiretto, vede Ureasi, ma non direttamente il batterio Helycobacter, gli altri esami che vengono effettuati ricercano sempre la proteina Ureasi, quindi non attendibile sulla presenza effettiva dell’Helycobacter Pylori.

Patologie Extra gastroduodenali    ( Wikipedia )

Negli ultimi anni si è studiato molto sul potenziale ruolo dell'H. pylori nella patogenesi di patologie a sede extra gastroduodenale.

Tra queste si ricordano la malattia ischemica coronarica, la sindrome di Sjögren, la porpora di Schönlein-Henoch, l'orticaria cronica, l'acne rosacea, la cefalea, la sindrome di Raynaud, l'anemia sideropenica e la sindrome di Prader-Willi

La stessa presenza del genoma battericoè stata dimostrata nel fegatoe nella biledi alcuni pazienti con malattie in queste sedi (come la cirrosi epaticae la colecistite) ed è stato osservato che altri microrganismi appartenenti allo stesso genere (Helicobacter bilis, Helicobacter pullorum, Helicobacter hepaticus) possono causare epatiteanche negli animali. Ancora oggi, molti studi sono in corso e il loro scopo è quello di chiarire il significato di questi riscontri.

 

[Relation between Helicobacter pylori infection and chronic urticaria].

[Article in Spanish; Abstract available in Spanish from the publisher]

Sugrañes-Montalván A1Barreto-Suárez ENicolau-Pestana EQuesada-Leyva L.

Author information

Abstract

in EnglishSpanish

BACKGROUND: 

Chronic spontaneous urticaria is a frequent disease that affects the quality of life of patients. Helicobacter pylori infection has increased in the world, linking current studies with a link between both entities.

OBJECTIVE: 

To determine the relationship between chronic urticaria and Helicobacter pylori infection.

METHODS: 

An observational cohort study was conducted with the objective of demonstrating the relationship between chronic urticariaand Helicobacter pylori infection in the allergology clinic of the Hospital Universitario "Manuel Ascunce Domenech" in the province of Camagüey, Cuba, in the period from January 2015 to December of 2016. A universe composed of 93 patients with spontaneous chronic urticaria and the sample by the 43 who met the criteria and formed the case and control group were the 35 apparently healthy patients who gave informed consent for the study.

RESULTS: 

76.6 % of the women had urticaria and the mean age was 36.10 years. The serological study was positive in 100 % of the cases.

CONCLUSIONS: 

In the present study, the relationship between chronic urticaria and Helicobacter pylori infection was demonstrated. Apparently, the eradicating treatment for Helicobacter pylori was effective as the patients had no symptoms after treatment. Specific immunoglobulin G and urease test together constitute a suitable diagnostic module for the diagnosis of Helicobacter pylori conditions.

KEYWORDS: 

Helicobacter pylori; Spontaneous chronic urticari