Da quasi sei anni, il primo attacco doloroso si è' verificato il 19 maggio 2008, soffro di un dolore nella zona sottoscapolare destra! Il dolore per un circa tre anni, con eventi sempre più ravvicinati si è' presentato in forma episodica e dal dicembre 2010 si è' cronicizzato. La mia qualità di vita è pessima e posso fare pochissimo, poiché il dolore rende difficoltosa la respirazione e soprattutto mi ostacola la posizione eretta! Per cui passo la maggior parte del tempo di, vita sdraiata! Ho provato , credo, una ampia gamma di terapie !,tutte senza successo, tranne, nell'ultimo, periodo una accoppiata di agopuntura energetica e cure osteopata che costanti, hanno, portato ad un periodo di controllo del dolore! Dolore che però è' costantemente in agguato con crisi ricorrenti ! le scrivo perché ho visto, visitando, il sito che lei si occupa di stati Dolorosi che non sono stati diagnosticati con decisione, come, il mio caso! infatti le risonanza, le radiografie ed ecografie non hanno rivelato una patologia precisa! Mi sono sottoposta anche ad ipnosi poiché nel tempo, on la frustrazione arriva anche la convinzione che sia l'inconscio a suggerire il dolore! Che invece è' li sempre ben presente e si sta divorando dolorosamente la mia vita! Confido nella sua attenzione!
Egregia Roberta, la diagnosi è essenziale, senza questa non è possibile in Medicina prescrivere una terapia, terapie !,tutte senza successo, non indirizzate alle cause precise non possono agire con azione clinicamente corretta.
La guarigione viene ottenuta quando le cause sono state condotte a soluzione, gli agenti patogeni eliminati, gli organi e le cellule ricostruite, il sistema immunitario condotto alla sua funzionalità regolare e fisiologica.
le risonanza, le radiografie ed ecografie non hanno rivelato una patologia precisa!
Gli esami non conducono alla diagnosi. Il ragionamento clinico, l’analisi dell’organismo nel suo complesso, degli organi, delle cellule, del sistema immunitario, guidano alla diagnosi e alla strategia terapeutica, la possibilità di seguire l’evoluzione della progressione alla guarigione, con la certezza che effettivamente è avvenuta.
Il consiglio è semplice, effettuare la diagnosi.