Buona sera Dott. Moschini mi chiamo Barbara, sono una ragazza siciliana di 35 anni, ho trovato il suo nominativo navigando in internet, digitando "dolore toracico virus" per un problema che mi perseguita da ben 6 anni.
Vorrei raccontarle la mia storia
IgG positive, IgM negative il virus dovrebbe non essere presente, la malattia passata,
Invece il virus è sempre presente con:
199 copie virali per ml nel Plasma; 6.248 copie virali per ml nel sangue inytero; 588 copie virali 10^5 cellule;
Il virus di Epstein Barr è sempre attivo, persistente, in forma produttiva.
Buona sera Dott. Moschini mi chiamo Barbara, sono una ragazza siciliana di 35 anni, ho trovato il suo nominativo navigando in internet, digitando "dolore toracico virus" per un problema che mi perseguita da ben 6 anni.
Vorrei raccontarle la mia storia nella speranza di avere un opinione in merito e magari se possibile qualche consiglio per migliorare la mia condizione di salute.
La mia storia è questa: mi sono accorta di questo fastidio andando in piscina, nel 2007 per curare la mia cifosi: l'istruttore mi ha "buttato" in acqua senza nessun tipo di riscaldamento solo facendomi fare respirazione e sapendo che non ero in grado di nuotare ne stare a galla.
Dopo circa 15/20 gg ho cominciato ad accusare dolori nella zona alta mammaria sinistra, all'altezza dello attaccatura, o quasi, con lo sterno vicino le prime costole: preciso che io sentivo dolore, in maniera più acuta, solo in un tratto.
Dietro consiglio dell'istruttore ho smesso di fare attività fisica ed ho fatto riposo: nei mesi a seguire non ebbi molti fastidi, una mattina di settembre dello stesso anno, dopo aver dormito sul lato sinistro quasi tutta la notte o almeno io mi sono svegliata da quel lato, mi sono alzata dal letto e sono riuscita a fare solo un passo quando all'improvviso ho avvertito una fitta lancinante: non riuscivo a respirare, a stare seduta ne a letto.
Ho iniziato a sudare moltissimo, avevo alcuni fastidi alla mano sinistra e al braccio sinistro.
Sono stata 6 ore coricata, in posizione supina senza potermi muovere o cambiare posizione...solo una puntura di Voltaren e Muscoril mi ha fatto alzare piano piano dal letto dopo 3 ore attenuandomi il dolore ma non facendolo passare del tutto. Ricordo che in quell'occasione feci per una settimana le punture sopra citate: il dolore diminuiva ma era sempre presente.
La sensazione che ebbi e che continuo ad avere ad oggi è come di una scossa improvvisa nella parte dolorante, una scossa che arriva senza nessuna situazione particolare. E' un dolore bruciante come trafitture nella parte specifica, come se si tirasse un elastico all'improvviso e poi dopo la scossa inizio a bruciare nelle spalle e nella schiena e provo una sensazione di calore in tutto il corpo. Ovviamente quando mi viene il dolore, non potendo respirare entro nel panico più totale e il cuore comincia a battermi forte. Ho fatto di tutto e di più: esami del sangue ( dove l'unico valore alto è la Ves), rx torace, sono stata da un reumatologo (che mi ha ipotizzato fibromialgia e mi ha prescritto delle compresse, di cui non ricordo il nome, ma nulla).
Sono stata ricoverata ma nulla anzi mi hanno dimessa con diagnosi di dolore psico somatico, ho fatto una risonanza (ripetuta + volte) nel 2007 - 2008 ed è stato evidenziato nella zona cervicale una modesta protrusione discale con lieve deformazione dello spazio subaracnoideo anteriore a livello C 4 - C5 - C6 - C7 e nella colonna toracica un protrusione discale con modesta deformazione dello spazio subaracnoideo a livello D11- D12 ed una tac costo sternale con mezzo di contrasto che non ha rivelato nulla.
Ho anche fatto accertamenti cardiologi e tutto risulta nella norma tranne che lo spazio tra le mie costole è più ristretto rispetto al normale.
Adesso il dolore è quasi costante: per un po’ di tempo, dopo aver fatto terapia farmacologica (Lyryca per quasi 3 anni e Byodinoral) il dolore sembrava essere sotto controllo ma da Febbraio (quando mi è venuto all'improvviso alzandomi da una sedia durante una cena con amici, dopo aver avuto l'influenza con tosse fortissima e la settimana successiva una crisi di cervicale curata con Arcoxia e Vertiserc) ad ora è aumentato e sembra non rispondere benissimo ai farmaci.
Ho provato la medicina alternativa (agopuntura) per non prendere medicine ma nulla anzi ha peggiorato la situazione perché il dolore è diventato acuto anche nella parte destra.
Ho fatto delle infiltrazioni locali nelle costole in ospedale con kevindol / lidocaina e Bentalan (i dottori inizialmente ipotizzavano costo condrite ed ora fibromialgia anche se non ho dolori diffusi e mi hanno liquidato con questa cura che io non ho voluto fare; Cymbalta, Adamon, Lyrica, Flexiban).
Pensando che fosse la cervicale ho fatto delle sedute con un dottore il quale lavora sia qui che in America e possiede un laser più potente rispetto a quelli esistenti (almeno cosi dice lui).
Cerco di fare anche degli esercizi posturali per allungare la colonna e far rientrare la protrusione e ho preso anche il deflag 30 mg x 12 giorni ma tutte le cure danno minimi benefici momentanei.
Adesso sono in cura con un dottore che in passato mi ha aiutato molto e sta cercando di fare lo stesso in questa situazione.
Mi ha fatto fare delle analisi: titolazione quantitativa per IGG: Virus varicella - zoster/ Epstein-Barr/ Citomegalovirus.
I risultati sono:
· Anti Varicella IGG: NEGATIVO
· ANTI VARICELLA IGM: NEGATIVO
· ANTI EBV VCA -IGG:POSITIVO (con 3 +)
· ANTI EBV VCA -IGM: NEGATIVO
· ANTI EBV EA - IGG: NEGATIVO
· ANTI EBV p54 (EA) IGG: NEGATIVO
· ANTI BV p138 (EA) IGG:NEATIVO
· ANTI EBV EA -IGM:NEGATIVO
· ANTI EBV p54 (EA) IGM: NEGATIVO
· ANTI BV p138 (EA) IGM:NEATIVO
· ANTI EBV p72 (EBNA) IGG: POSITIVO (con 3 +)
· ANTI EBV p72 (EBNA) IGM: NEGATIVO
· COMMENTO: RIATTIVAZIONE
· ANTI CYTOMEGALOVIRUS (IGG) - RISULTATO >8,0 AL / VALORI <0,9 NEGATIVO /0,9 - 1,1 BORDERLINE/ >1,1 POSITIVO
· ANTI CYTOMEGALOVIRUS (IGM): RISULTATO NEGATIVO
· ANTI HSV1 - RISULTATO 2,4 AL - VALORI <0,9 NEGATIVO /0,9 - 1,1 BORDERLINE/> 1,1 POSITIVO
· ANTI - HSV1 (IGM) NEGATIVO.
· ANTI HSV2 - RISULTATO <0,2 AL - - VALORI <0,9 NEGATIVO /0,9 - 1,1 BORDERLINE/> 1,1 POSITIVO.
· ANTI HSV2 IGM - RISULTATO NEGATIVO
In passato ho fatto anche tampone tonsillare e mi hanno trovato: Klebsiella Pneumoniae (nell'ultimo tampone non risulta nulla) e Streptococco.
I sintomi che ho sono:
· dolore al seno sx nella parte superiore vicino all'attaccatura con lo sterno o quasi e anche sotto la costola.
· dolore anche nella parte destra ( + forte dopo ciclo agopuntura)
· bruciore in tutta la schiena e nelle spalle come se ci fosse fuoco o se sfregasse qualcosa con altro.
· torpore e braccio sx addormentato con dita mano indolenzite
· punture di spillo, scosse elettriche forti, improvvise e lancinanti.
· se giro la testa a dx e a sx fa male e tira un po' così come se tento di portare il busto in avanti abbassandomi
· calore in tutto il corpo come se volessi farlo uscire da me.
· non riesco a sollevare pesi, portare le braccia in alto - chiudere - stringere la mano o qualche oggetto.
· faticabilità nel camminare o salire scale
· stanchezza e ipersensibilità della parte.
· quando ho il dolore non riesco a respirare, camminare e andare in bagno (evacuare) è doloroso.
· a letto non posso piegare la gamba sx a numero 4 perchè ho dolore
· quando mi siedo nella sedia o nella poltrona e poi mi alzo ho dolore.
· Febbriciattola costante tra i 37 e 37,5 gradi con bruciore e mal di gola.
Al momento sto prendendo Lyrica 150 mg due volte al dì e al bisogno gocce o fiale di Toradol in quanto la Voltaren non sortisce nessun effetto.
Ho preso anche compresse di Nevralgo e Nicetile per quasi 4 mesi e bustine di Viusid per aumentare le difese immunitarie.
Il dottore che mi segue sostiene che tutto sia dovuto a due fattori: la compressione della protrusione cervicale per il 20% (ma io sono convinta invece che la colpa sia maggiormente della cervicale) e il virus EBV che mi causa queste scosse elettrice che avverto nella parte da me descritta sopra.
Vorrei chiederle, se possibile, se ci sono esami che potrei ancora fare per capire meglio la situazione e se ci sono cure per far sparire o comunque addormentare questo virus.
In passato sembrava che il dolore si fosse addormentato ed io avevo anche smesso di prendere la Lyrica per due anni ma poi l'influenza ha scatenato di nuovo tutto.
Dottore questa è la mia situazione e questi sono gli esami che ho fatto...spero che Lei potrà darmi una sua opinione in merito alla mia storia raccontata via mail.
So che avrebbe bisogno di visitarmi (anche se non saprei cosa dirle più di quanto ho scritto sopra) perché dare una opinione da una mail non è facile ma al momento non posso affrontare un viaggio. Spero potrà darmi qualche consiglio, se magari ho bisogno di integrare la mia cura con qualcos'altro!
Io sono veramente ko perché la mia vita e quella di chi mi sta accanto è cambiata ma in peggio: non esco più ed ho paura a fare tutto perché questo dolore arriva all'improvviso, in qualunque situazione anche a letto.
Ho molto timore che la mia vita resterà questa, che avrò sempre questo dolore e non potrò più far nulla.
La ringrazio anticipatamente per il tempo che perderà nel leggere la mia mail...e le porgo i miei più cordiali saluti.
Barbara
· ANTI EBV VCA -IGG:POSITIVO (con 3 +)
· ANTI EBV p72 (EBNA) IGG: POSITIVO (con 3 +)
· ANTI CYTOMEGALOVIRUS (IGG) - RISULTATO >8,0
· ANTI HSV1 - RISULTATO 2,4
Egregia Barbara, una diagnosi si impone, il dolore è il sintomo principale, evidenziare la causa è essenziale.
Il virus di Epstein Barr insieme ad altri agenti patogeni sono i responsabili della sintomatologia dolorosa, di tutti i sintomi che lei avverte, sono caratteristici della presenza del virus di Epstein Barr accompagnato da Cytomegalovirus. È manifesta la presenza di questi virus nelle sue cellule, gli esami lo dimostrano,
· ANTI EBV VCA -IGG:POSITIVO (con 3 +)
· ANTI EBV p72 (EBNA) IGG: POSITIVO (con 3 +)
· ANTI CYTOMEGALOVIRUS (IGG) - RISULTATO >8,0
· ANTI HSV1 - RISULTATO 2,4
fin troppo evidente la loro presenza.
Ho la possibilità e la necessità di individuare esattamente la loro presenza, in quali organi sono presenti, ho la capacità di seguire il ragionamento clinico e giungere alla diagnosi e alla strategia terapeutica rivolta alla eliminazione dei due virus, con la certezza della loro successiva radicazione, condurre il suo organismo alla sua funzionalità regolare e fisiologica.
Oggetto: RE: Aiuto per mio dolore
Egreggio Dott. Moschini
La ringrazio davvero tanto per aver prestato attenzione alla mia mail: purtroppo, al momento, non ho la possibilità economica di venire da Lei e vorrei chiederle, se possibile, lo stesso un aiuto.
Non voglio abusare della sua bontà e il fatto che non posso venire è la realtà perché in passato ho incontrato medici che mi hanno fatto spendere molti soldi (fino a 2 mila euro in un mese) e adesso non navigo in buone acque.
Addirittura molti di essi mi hanno promesso miracoli ma di fatto sono qui, ancora con questo problema.
In passato dopo aver fatto le analisi e scoperto questi valori ho contattato via mail anche un infettivologo, a dir di molti davvero bravo, che mi ha risposto così: "il quadro sintomatologico. che descrive, a parer mio, non ha alcuna attinenza con problemi infettivologici od ematologici ed il fatto che si parli di riattivazione del virus EBV non mi trova minimamente d'accordo. Lei ha soltanto gli anticorpi IgG, come moltissime persone, segno di pregressa mononucleosi, ma le IgM sono sempre negative, segno che in atto non vi è nulla. Questo discorso vale anche per gli altri esami virali fatti. Io vedo un problema di natura ortopedica e fisiatrica e le consiglio di rivolgersi ad un centro ospedaliero/universitario che la possa aiutare a venire a capo del problema. Circa l'80% della popolazione mondiale ha anticorpi ne confronti di EBV, ma non hanno, se non per altri motivi, la sintomatologia che ha lei e non è neanche un problema di titolo anticorpale; se ci fosse, cosa rarissima, riattivazione virale le IgM sarebbero positive, cosa che non è. Le ribadisco che il problema, per me, è a livello ortopedico".
Questa risposta mi ha lasciato perplessa e mi ha fatto cercare verso altre strade come causa dei dolori che mi ritrovo.
Nello specifico ho pensato alla protusione cervicale.
Poi il medico che mi sta seguendo mi ha prescritto la seguente cura che ho fatto fino a metà dicembre:
· Mattina: Pantorc 1 compressa a digiuno - Toradol 20 gocce
· Metà mattinata: Nicetile
· Pranzo: Lyrica 75 mg una compressa
· Metà pomeriggio: Nevralgo
· Sera: Toradol 20 gocce
In più come cura omeopatica:
· Engystol 3 compresse al dì
· Gallium: 10 gocce 3 volte al dì
· Flower Plex 50: 10 gocce 5 volte al dì
· Beta - Endorfine 4 Ch 20 gocce al bisogno
· 2LXFS compresse 1 al di di mattina a digiuno sospese dopo 2 gg perché mi hanno fatto venire il dolore e sostituite con Viusid (o dato dal medico di famiglia leucodif)2 bustine prima di pranzo e cena.
In più con infiltrazioni locali sia per protusioni che per questa nevralgia che sto tutt'ora facendo
· Arnica Compositum
· MD Neural
· Ranunculus Homaccord
Adesso visto che sto prendendo la Lyrica i dolori si sono attenuati ma non sono scomparsi.
Perché sono ancora presenti?
Lo so che Le chiedo molto ma se Le è possibile fare qualcosa per aiutarmi e migliorare la mia vita La ringrazio molto.
Egregia Barbara, la diagnosi è sempre essenziale, non è possibile prescrivere farmaci o iniziare qualsiasi terapia senza una diagnosi precisa.
Occorre avere i farmaci esatti che incidano sulla patologia diagnostica, sulle cause per risolverle, sui batteri e virus evidenziati, con la sicurezza dell’efficacia del farmaco su questi, la loro eliminazione, seguire la loro progressiva eliminazione, la loro effettiva radicazione con la sicurezza che effettivamente sono stati radicati
I farmaci che ha indicato, prescritti non hanno attinenza con alcuna diagnosi, sono soltanto sintomatici, non incidono sulle reali cause che non sono state evidenziate, nemmeno cercate. Non è possibile prescrivere una terapia priva di giustificazione diagnostica.
Considerare la presenza o la assenza del virus di Epstein Barr semplicemente con la considerazione IgM negative, IgG positive, è un gravissimo errore immunologico, diagnostico, impedisce la reale terapia, crea confusione.
In allegato le metto un esempio di tanti, in cui nonostante le IgM negative e le IgG positive, il virus è presente nel sangue, nel Plasma199 copie virali, sangue intero 6.248 copie virali, nelle cellule 588 copie per 10 alla quinta cellule, questo dimostra chiaramente la presenza del virus nell’organismo. I virus non albergano nel sangue ma nelle cellule, soltanto quando sono estremamente numerosi, possono passare nel sangue. Il virus di Epstein Barr attacca prevalentemente i linfociti e dovrebbe essere cercato in queste cellule del sangue e nei linfonodi.
Può inviare questo esempio all’infettivologo e chiedere spiegazioni di quanto ha consigliato che non corrisponde alla medicina convenzionale, a quanto scritto nei testi di medicina, microbilogia, immunologia, in letteratura internazionale.
Quando entra un virus o un batterio viene immediatamente preso e presentato al linfocita che lo scannerizza per conoscere la costituzione delle proteine e le sequenze amminoacidiche delle stesse, inizia la produzione degli anticorpi, all’inizio IgM aspecifiche, dopo 20 giorni inizia la produzione degli anticorpi IgG specifici, è un codice a barra esatto del virus o del batterio entrati. Possono verificarsi due eventi,
1) il virus ed il batterio sono stati eliminati completamente, viene formato il linfocita di memoria, specifico per quel virus o batterio, permangono per un certo periodo le IgG, le IgM aspecifiche, non servono più e sono degradate.
2) Il virus o il batterio permangono nell’organismo e nelle cellule, mai uscito, il sistema immunitario non ha più la necessità di produrre le IgM, aspecifiche, già dopo 20 giorni il sistema immunitario non le produce più e sono degradate. Permangono sempre le IgG che vengono costantemente prodotte, il sistema immunitario continua ad incontrare il virus o il batterio.
Come vede non è possibile eseguire il calcolo matematico IgM negative, IgG positive il virus non è presente, quando soprattutto i sintomi ne indicano la presenza. Non è possibile in medicina trascurare il ragionamento clinico e le caratteristiche dei virus e dei batteri, non è possibile trascurare quanto la ricerca scientifica, la letteratura internazionale, i testi si medicina indicano.
L’infettivologo ha compiuto un grave errore medico, immunologico, diagnostico, non indica, anzi sposta la diagnosi verso altri argomenti non componenti la diagnosi, alcun risultato terapeutico può ottenere, non ha considerato quanto scritto dalla medicina convenzionale.
Il virus di Epstein Barr è molto studiato a livello di ricerca, ma poco considerato nella pratica clinica. Ha la proprietà di rimanere latente e persistente in forma attiva quando entra e continuare la sua azione infiammatoria, non più in maniera eclatante, come nella malattia mononucleosi, ma subdola, provocando proprio quei sintomi caratteristici della prosecuzione della sua azione a livello cellulare. Non è più il linfocita citotossico che provoca i sintomi, con la produzione delle citochine, ma la sua azione diretta sulle cellule infettate, inibendone le funzioni e spostandole verso le sue esigenze. Un intervento immediato con i farmaci omeopatici prescritti secondo il principio corretto di similitudine, aiuta il sistema immunitario nella sua pronta eliminazione, evitando tutte le conseguenze della sua permanenza. Nel caso in cui vengano prescritti farmaci anti-febbrili, -dolorifici, -biotici, questo virus rimane nelle cellule, poiché ha la proprietà di nascondersi al sistema immunitario. Il virus ha sviluppato una strategia per eludere il sistema immunitario nonostante, malgrado la potente risposta immunitaria effettuata nei suoi confronti. Il virus di Epstein Barr, codifica una citochine ed un recettore che è importante per modulare il sistema immunitario e permettere la persistenza della infezione. Nella composizione proteica del virus è presente la proteina BCRF1 in cui partecipano nella sequenza amminoacidica il 70% degli amminoacidi della interleuchina 10, che viene utilizzata per comunicare a tutto il sistema immunitario, che l’infezione è terminate e il responsabile Epstein Barr è stato eliminato, questo è l’inganno programmato dal virus; interviene inibendo la sintesi, produzione dell’interferone. La proteina EBV BARF1 funziona come un recettore per il fattore 1 che stimola la produzione delle colonie linfocitarie, BARF1 funziona come un recettore che blocca la produzione delle citochine, BCRF1 e BARF1 aiutano il virus ad eludere il sistema immunitario durante l’infezione acuta della Mononucleosi, o la riattivazione del virus dalle cellule infettate nella sua fase latente e persistente.
Così il virus inganna il sistema immunitario, ma anche il medico, che crede non sia più presente e quindi non considera più la sua presenza e non prende provvedimenti, cercando altre soluzioni, cercando di sopprimere i sintomi, senza comprenderne l’importanza, la dimostrazione della loro esatta provenienza presentati dalla persona che ne è infetta.
Il virus rimane dentro, una volta entrato, si riattiva periodicamente , il problema consiste nella sua possibilità di creare problematiche importanti. Il virus di Epstein Barr è ancora presente, i sintomi lo dimostrano, questo ha la caratteristica di rimanere, latente, persistente, in forma attiva, quasi asintomatico, ma provoca una infezione\infiammazione cronica attiva persistente, subclinica, non rilevabile, con i comuni esami, ma presente, riattivarsi costantemente e periodicamente, in forma sempre progressiva in aggravamento.
Questo è il motivo per cui io ritengo la sua eliminazione essenziale, ed ho strutturato una metodica che con il tempo lo elimina, aiutando il sistema immunitario in questo compito.
Proprio per poter arrivare ad una spiegazione in maniera precisa e rapida, in studio effettuo esami strumentali, non invasivi, che mi permettono, in tempo reale, di seguire il ragionamento clinico diagnostico, accertare le effettive cause della sintomatologia espressa, chi la sta provocando o innescando come agente patogeno, che può essere entrato con il virus di Epstein Barr, come il Cytomegalovirus, Helycobacter Pylori, verificare quali alterazioni sono state provocate sul sistema immunitario, approntare la terapia adeguata, poter seguire, nei controlli, la evoluzione della patologia.
Successivamente, gli esami consigliati, saranno rivolti effettivamente alle problematiche della persona esaminata, per affinare la ricerca della problematica.
In medicina integrata omeopatica non esiste il farmaco per questo o quello, ma per la persona che manifesta i sintomi, prodotti dalla presenza del virus, dalle cause che hanno prodotto i sintomi, strettamente personalizzati sono i farmaci che devo quantificare direttamente su di lei che manifesta i sintomi caratteristici e peculiari della sua risposta immunitaria nei confronti del virus, inoltre devo conoscere la quantità della presenza del virus, in quali cellule di organi si è stanziato, localizzato, per poter valutare ed accertare successivamente le fasi di guarigione, poiché più tempo passa, più sarà difficile eliminarlo dal suo legame con il nucleo. Io devo essere sicuro che effettivamente è stato radicato, le fasi di eliminazione avvengono esattamente con la procedura corretta, in ogni stadio, posso eseguire questi controlli, con esami strumentali non invasivi, che mi permettono di analizzare l’organismo nel suo insieme e verificare la presenza del virus, quali altri agenti patogeni lo accompagnano e lui ha fatto entrare, quali organi sono colpiti, altre cause presenti, che hanno determinato i sintomi.
La medicina integrata omeopatica mi mette nella condizione di comprendere quanto avviene è avvenuto, poiché oltre al ragionamento clinico convenzionale, applico anche quello omeopatico ed omotossicologico, che sono importanti per comprendere l’organismo nel suo insieme, non solo questo, ma mi mette a disposizione esami strumentali non invasivi, che in tempo reale mi permettono di verificare la presenza del virus di Epstein Barr, di altri agenti patogeni che lo accompagnano, i motivi per cui viene permessa la permanenza del virus. Importante è comprendere tutti gli avvenimenti fisiopatologici che la hanno condotta alla malattia, questa si prepara nel tempo non accade improvvisamente e scopo principale della medicina integrata è identificare ogni causa, per poterla condurre alla sua soluzione senza soppressioni. L’organismo deve rimanere sempre “pulito”, la cantina non deve contenere depositi, poiché potrebbero incrinare il palazzo.
Appena si verifica un sintomo, qualsiasi esso sia, soprattutto se interessa un processo infiammatorio, devo conoscere esattamente quale causa lo ha prodotto, quale agente patogeno è implicato, il motivo per cui in quel momento la persona ha manifestato quella infiammazione\infezione, perché è stato permesso il processo per cui al responsabile è stato permesso l’ingresso e soprattutto la permanenza, all’interno dell’organismo, delle cellule. Con questo ragionamento, in ogni momento, posso intervenire e condurre subito l’organismo alla guarigione; in questo caso l’omeopatia è veloce, poiché agisce direttamente sulla causa; ma se la malattia, persiste per diverso tempo, chiaramente occorrerà diverso tempo per poter mettere l’organismo nella condizione di funzionare nel miglior modo possibile.
Ogni sintomo conduce esattamente al punto dove il sistema immunitario è stato attaccato, dove lui sta rispondendo ed il farmaco omeopatico agisce direttamente su questo, aiutando il sistema immunitario a tornare nella sua condizione iniziale di benessere. Purtroppo se con il tempo, si sono stabilite alcune alterazioni anatomiche, queste rimangono, ma regredendo l’infezione\infiammazione, viene permesso al sistema immunitario di agire tranquillamente con tutti i sistemi riparativi, così la lesione sarà inferiore.
Come vede, scelgo la via più difficile e lunga, ma è quella che porta alla soluzione definitiva, perché parte dalla reale diagnosi, con la possibilità di seguire la evoluzione della progressione del raggiungimento del regolare funzionamento dell’organismo.
Come vede, è importante stabilire l’iter terapeutico per giungere alla determinazione dello stato dell’organismo e il suo ritorno allo stato regolare e fisiologico, con la eliminazione degli agenti patogeni responsabili.
Tutto questo lo accerto durante la visita, in cui analizzo l’organismo nel suo complesso, andando a ricercare le effettive cause che hanno determinato i suoi sintomi, per poterle rimuovere, questa è la strada che conduce alla soluzione definitiva, perché parte dalla reale diagnosi, con la possibilità di seguire la evoluzione della progressione del raggiungimento del regolare funzionamento dell’organismo.