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Prostata insufficienza erettile

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Gentile collega, sono un medico dentista di 43 anni, previa ricerca su Internet sono venuto a sua conoscenza e come concordato con la sua segretaria, le invio documentazione della mia problematica, che perdura da 7 anni, confidando nella sua disponibilità ed esperienza, auspicando un percorso alternativo all’intervento che mi è stato proposto, in questi giorni, con il laser per trattare la malattia del collo vescicale. In attesa della visita presso il suo studio, le descrivo la mia sintomatologia.

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 Tutto è iniziato 7 anni fa, con lievi dolori e tensione a livello del perineo, soprattutto quando stavo molto tempo seduto e alla fine della minzione, mi alzavo la notte ad urinare, durante il giorno il passaggio dell’urina attraverso l’uretra, avvertivo un lieve risentimento, non bruciore, ma irrigidimento. Gli esami delle urine, visita urologica, non hanno rilevato niente, eccetto una lieve pastosità della prostata, assunti antibiotici, questo recedeva, ma successivamente si ripeteva, tutte le ricerche effettuate, non individuavano alcuna causa, le urine erano praticamente sterili. Successivamente, ho iniziato ad avvertire fascicolazioni a livello dei muscoli del perineo e delle gambe, momenti di tachicardia, extrasistole, mal di testa, acidità di stomaco, difficoltà digestive, alcuni cibi iniziavano a determinare gonfiore e rigurgito con sensazione di bruciore dell’esofago, secrezioni nasali, spesso di colore marrone o verde. I sintomi urinari si sono gradatamente aggravati ed è iniziata anche una difficoltà erettile, diminuzione della libido, eiaculazione precoce, mai avuta, i rapporti cominciavano ad essere difficoltosi, anche con eiaculazione dolorosa, al passaggio dello sperma attraverso l’uretra.

 

Le visite urologiche erano praticamente quasi negative, con una semplice pastosità della ghiandola, lieve edema, all’ecografia una disomogeneità diffusa, il flusso era regolare, ma avevo una diminuzione della minzione con un accorciamento dell’uscita dell’urina. L’esame delle urine, la spermio cultura negativa, per Chlamydia, Mycoplasmi.

Gradatamente i sintomi si sono aggravati, fino allo stato attuale, con un restringimento del collo uretrale, aumento delle dimensioni della prostata, difficoltà ad urinare ed i rapporti sessuali, sempre più radi, per la diminuzione della libido, e difficoltà erettile, praticamente, si sgonfia nel momento migliore, oppure non è delle dimensioni adatte per la penetrazione. Anche il catarro dei seni è aumentato come il rigurgito, difficoltà digestive.

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 Egregio Collega, importante è sempre stabilire inizialmente le cause che determinano i sintomi e se gli esami eseguiti sono negativi, non ha alcun significato di esclusione, poiché non sono state cercate le effettive cause con esami mirati; quelli eseguiti non erano sufficienti per giungere alla dimostrazione della presenza di agenti patogeni che possono aver creato l’infezione\infiammazione. Questi solitamente sono batteri intracellulari, che vivono dentro le cellule insieme a virus, che hanno la stessa caratteristica; non passano nei secreti, non sono evidenziabili nelle urine e nello sperma, rimangono nelle cellule, difficilmente ne escono, solamente per infettarne altre, si diffondono attraverso la matrice extracellulare, nel connettivo, per questo motivo, non sono sensibili alle sostanze chimiche, gli antibiotici; soltanto il sistema immunitario ha la capacità di rintracciarli ed eliminarli, la strategia terapeutica devo rivolgerla nei confronti degli agenti patogeni evidenziati e aiutare il sistema immunitario ad eliminarli.

 

Questo è il motivo che determina la sterilità delle urine, dello sperma, le recidive e gli aggravamenti, successivi.

L’infezione\infiamamzione cronica attiva persistente determinata dagli agenti patogeni intracellulari, facilita l’ingresso di altri microorganismi anche extracellulari, che vivono al di fuori delle cellule, facilmente identificabili, possono essere sensibili agli antibiotici, apparentemente si verifica un miglioramento, successivamente, i microorganismi intracellulari prendono il sopravvento e mantengono l’infezione\infiammazione, su questi, alcuna azione terapeutica può essere effettuata con le sostanze chimiche, continueranno nella loro azione patologica, iniziando ad interessare anche il pavimento pelvico, con fascicolazioni e dolore diffuso al perineo. Alcuni microorganismi intracellulari, come la Chlamydia hanno la capacità di iniziare a provocare disturbi nella sfera sessuale con difficoltà erettile, diminuzione della libido, rapporti sessuali difficoltosi, eiaculazione precoce.

La persistenza della infezione\infiammazione ha determinato una situazione del microambiente e della matrice extracellulare che favoriscono la permanenza dei microorganismi, come l’Helycobacter Pylori, che determina i sintomi come il gonfiore e rigurgito con sensazione di bruciore dell’esofago; il virus di Epstein Barr e la Chlamydia, ma anche i Mycoplasmi, secrezioni nasali, spesso di colore marrone o verde.

Come vede, i sintomi e gli aggravamenti sono stati provocati dal complesso di microorganismi, che io devo evidenziare e stabilire la strategia terapeutica per la loro radicazione, condurre la prostata verso la ricostituzione delle cellule, ma con una informazione corretta nella loro crescita e strutturazione dell’organo.

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