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Dottor Moschini buongiorno,

ho letto molto su di lei nei vari forum e nelle varie ricerche in internet.. Abito a Palermo e mi sono permessa di scriverle per avere un suo parere, un appuntamento. Le spiego in breve.. ho 39 anni, da 5 anni sto cercando di capire il perché della mia forte e continua caduta di capelli. Dopo aver fatto mille esami, la diagnosi finale è stata telogen e ffluvio cronico! Leggendo appunto i vari forum so che la tiroide può creare il problema della caduta. In realtà ho sempre fatto gli esami della tiroide che è sempre risultata negli esatti valori.. ma a giugno dell'anno scorso, i valori erano alterati.. ipo tiroidea, con valore degli anticorpi alto e quindi eutirox 25 mg. Ovviamente ora il valore è nuovamente nella norma, ma quello che le chiedo è se nonostante tutto, possa ancora influenzare la caduta che non sembra volersi fermare. E poi, può essere possibile riuscire a sistemare la tiroide? 

Le allego i miei ultimi esami così potrà avere un'idea più precisa rispetto alle mie spiegazioni.

Nel frattempo la ringrazio anticipatamente, in attesa dell'appuntamento.

 

Egregia, affermare come diagnosi  telogeneffluviocronico! non è corretto dalla considerazione della medicina, mancano le cause che hanno provocato la caduta dei capelli. La malattia principale che la ha provocata. Definire la diagnosi con telogen effluvio cronico! significa una costatazione, accertare la caduta dei capelli, ha il significato di caduta di capelli,caduta di capelli cronica! eseguire una diagnosi con una osservazione non è corretto in medicina.

“ Dottore perdo i capelli! Vede come stanno diventando radi!”

“ Signora lei ha telogen effluvio cronico!”

“ Dottore cosa vuol dire telogeneffluviocronico ?”

“ Signora telogeneffluviocronico! vuol dire che perde i capelli!

“ Dottore mi vuol dire perché perdo i capelli, quale è la causa ? saranno presenti agenti patogeni? Ho una infezione? ”

“ Signora non si preoccupi, lei perde i capelli, ha telogeneffluviocronico!  e la causa è sconosciuta, porti la parrucca “

“ Dottore io mi preoccupo, ma perché la causa è sconosciuta? “

“……………………………………..”

La ghiandola tiroidea può essere la malattia principale, sono le cause che hanno provocato la patologia tiroidea, del mancato funzionamento della ghiandola, i responsabili della caduta dei capelli

Ha ragione lei, anche se assume Eutirox 25 mg, al mattino, non sono sufficienti, quando alle ore 11, 16 o 17, lei necessita la produzione di ormone tiroideo, che non viene prodotto a sufficienza, ha uno stato di ipotiroidismo, che si può protrarre fino al mattino successivo quando assume 25mg, o anche di più, viene assorbito, ma non è sufficiente nei momenti di maggiore richiesta, la ghiandola non ha la possibilità. Gli autoanticorpi hanno una notevole importanza, distruggono le cellule tiroidee conducendo la ghiandola tiroidea alla ipofunzione, non consentono la regolare e fisiologica produzione degli ormoni tiroidei, soprattutto nei momenti di maggiore richiesta, determinando transitori momenti di ipotiroidismo. Le cause che determinano la produzione degli autoanticorpi, a loro volta sono la causa della caduta dei capelli.

La ghiandola tiroidea ho la possibilità di condurla al suo funzionamento regolare e fisiologico, evidenziare tutte le altre cause che conducono alla  caduta dei capelli.

Anticorpi antigliadina, antitransaglutaminasi, antiendomisio, anche se negativi, non escludono la possibilità potenziale della malattia celiaca. Se lei sta progredendo verso la malattia celiaca, questi anticorpi sono negativi, diventeranno positivi soltanto quando la malattia è conclamata, spesso nemmeno in questa. La diagnosi di malattia celiaca è clinica, come tutte le malattie e non laboratoristica, gli esami non conducono alla diagnosi, se negativi non escludono niente, la diagnosi in medicina viene effettuata con il ragionamento clinico, anamnesi, analisi dell’organismo, degli organi, delle cellule, del sistema immunitario.

Non è atto medico eseguire tanti esami e sperare che questi eseguano la diagnosi al posto del medico; il medico non può attendere che la persona venga con la diagnosi su un piatto d’argento, il medico ha tutte le possibilità di intervenire prima che la malattia si verifichi. Conosce esattamente la progressione verso la malattia, quali sono le cause, quali agenti patogeni la provocano, quindi deve intervenire per non far accadere la malattia, agendo sulle cause conducendole alla loro soluzione, sugli agenti patogeni eliminandoli, con la certezza che effettivamente sono stati radicati.  

Anticorpi antiperossidasi 407,9; così alti dimostrano la presenza di una tiroidite autoimmune che è iniziata molto tempo prima. Gli ormoni non si alterano immediatamente all’inizio della malattia tiroidea, soltanto dopo diverso tempo gli esami ne dimostrano la modificazione, la ghiandola tiroidea occorre valutarla sempre clinicamente, con il ragionamento clinico, senza aspettare la variazione degli esami. 

“In realtà ho sempre fatto gli esami della tiroide che è sempre risultata negli esatti valori.. ma a giugno dell'anno scorso, i valori erano alterati.. ipo tiroidea, con valore degli anticorpi alto”

Il meccanismo con cui le malattie autoimmuni si verificano è ben conosciuto, un errore che viene compiuto dal sistema immunitario, nel momento in cui “legge” un agente patogeno, nel suo caso, ho la possibilità di evidenziarlo, e si prepara alla produzione degli anticorpi, in questo caso è possibile, per una predisposizione genica, non genetica, HLA dipendente, che avvenga l’errore, chiamato mimetismo molecolare, vengono prodotti anticorpi anche contro le cellule della tiroide, che vengono distrutte, successivamente la ghiandola non riesce più a produrre gli ormoni tiroidei, occorre sostituirli con l'ormone sintetico Eutirox. E' comprensibile che conoscendo la predisposizione genica e l’agente patogeno, posso in questo caso, cominciare a aiutare il sistema immunitario a portarlo via e inibire la produzione degli autoanticorpi che determinano i processi infiammatori contro le cellule della tiroide, preservando dalla distruzione quella parte della ghiandola che ancora funzione in maniera regolare e fisiologica; provvedendo a stimolare la crescita delle cellule tiroidee che sono negli strati germinativi, cellule staminali, e sostituiscono le cellule distrutte, andate perse per la presenza degli autoanticorpi.

Importante è salvaguardare le cellule che funzionano bene dall’attacco degli autoanticorpi, impedire la continua e persistente infiammazione provocata dagli autoanticorpi individuando il responsabile e iniziando la terapia per eliminarlo, impedendo che il sistema immunitario continui a vederlo, per cui compie sempre l’errore.

Le hanno consigliato di eseguire  “Dopo aver fatto mille esami,”  alcuno susseguente al ragionamento clinico,   che non hanno condotto alla diagnosi esatta, soltanto espressione di una constatazione, le cascano i capelli. Gli esami sicuramente non evidenziano le cause e gli agenti patogeni presenti. 

Tireoropina TSH 2,190; Triodiotironina libera FT3 2,76; Tiroxina libera FT4 1,15; nella norma, ma Anticorpi antiperossidasi 407,9; come vede, avere esami nella norma non esclude la patologia tiroidea autoimmune-  

La diagnosi è sempre prevalente, l'analisi degli organi, delle cellule, del sistema immunitario mi conduce nel ragionamento clinico, giungpo alla diagnosi e alla terapia conseguente, nella possibilità di seguire la progressione verso la guarigione.