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Pudendo Nevralgia non mi metto a sedere da un anno

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Pudendo Nevralgia Non mi metto a sedere da un anno 

 

Neuropatia del nervo Pudendo

Egregio Dottor Moschini, mi è sta diagnosticata la nevralgia del nervo pudendo, sono due anni che non mi metto a sedere, mangio in piedi, dormo solamente in una determinata posizione, grande difficoltà nei rapporti sessuali, ho dolore alla piega dei glutei, al coccige, tensione muscolare, dolore alle gambe e alle ginocchia, la biancheria intima mi crea dolore e bruciore vaginale, dalla terapia del dolore mi sono stati proposti farmaci oppiacei, ma la prospettiva che questa sia l’unica soluzione, dover proseguire con oppiacei da ora che ho 41 anni, cosa succederà successivamente?

Sono stata operata di endometriosi nel 2006, dopo la nascita del primo figlio, ma successivamente ho avuto un’altra gravidanza.

Ad agosto dell’anno passato, ho avuto dolori pelvici, il ginecologo che mi ha visitata ha detto che non avevo niente, non mi ha spiegato le cause e non le nemmeno cercate, voleva mettermi in amenorrea, ma non era una bella prospettiva futura.

Ottobre 2013 ho avuto una forte cistite accentuata dai rapporti sessuali, avevo la minzione 50 volte al giorno, eseguo l’urinocultura e viene Escherichia Coli, il ginecologo mi prescrive antibiotici, Augmentin, e non si risolve; l’urologa mi prescrive Rocefin, ma non passa e la dottoressa non si spiega perché non passa, e si aggiunge vulvodinia, bruciore vulvare che si irradia al coccige, all’interno del bacino, perineale e anale. I medici non mi spiegavano la natura del dolore, perché avveniva sempre in aggravamento.

Sono andata da un professore urologo e neurologo, che si interessa di nevralgia del nervo pudendo, di cui non riferisco il nome per privaci, ho eseguito una risonanza magnetica che è risultata negativa, così mi ha detto che è una malattia complicata, misconosciuta che può derivare dalla deambulazione errata, postura, sollecitazione a livello dei glutei dai Jeans stretti, mi ha dato Rivotril e un antidepressivo, Laroxyl, ho avuto un leggero miglioramento, ma la sintomatologia dolorosa è sempre presente, non mi permette di stare seduta.

Alcuno dei medici consultati mi ha mai spiegato le cause della mia patologia altamente invalidante, sono tutti corsi a prescrivere farmaci, risultati veramente nulli.

Le chiedo la possibilità di giungere alle cause, giungere alla diagnosi esatta, stabilire la terapia, La possibilità di  ridurre fino ad eliminare il dolore, condurre una vita regolare, esiste?

 

Certamente, la diagnosi è fondamentale in Medicina, vedo che alcuno si ' preoccupato di effettuarla.

L'analisi dell'organismo, delel cellule, del sistema immunitario conduce il mio agionamento clinico, giungere alla diagnosi e alla strategia terapeutica conseguente

Certamente esiste ed è possibile, condurre a sospensione la Nevralgia del Nervo  Pudendo,  la medicina conosce esattamente tutti i meccanismi fisiopatologici le cause che la hanno condotta alla Nevralgia del nervo Pudendo, la possibilità di effettuare una diagnosi esatta ed una strategia terapeutica conseguente, con la opportunità di poter seguire la remissione, la conduzione delle cause alla soluzione, fermare i processi fisiopatologici che sono intervenuti e la hanno condotta alla patologia Nevralgia del Nervo Pudendo.

La anamnesi indica la progressione degli avvenimenti fisiopatologici,

endometriosi nel 2006, patologia che ha ben precise cause, la evidenza di queste è fondamentale per poter attuare la strategia terapeutica.

dolori pelvici, la causa che ha provocato la endometriosi nel 2006, non risolta, anche se apparentemente sembrerebbe guarita, ha proseguito nella sua azione patologica,

Ottobre 2013 ho avuto una forte cistite accentuata dai rapporti sessuali, si sono fermati alla apparenza superficiale di una infezione creata da un batterio extracellulare, vive al di fuori delle cellule, cresce sui normali terreni di coltura ed è facilmente individuabile, ma al di sotto di questo batterio Escherichia Coli, è mantenuto dalla presenza di altri agenti patogeni, batteri intracellulari, vivono all’interno delle cellule, non crescono sui normali terreni di coltura, non passano nelle urine nei secreti, nelle perdite vaginali, nello sperma, occorrono esami più specifici per individuarli; virus hanno le medesime caratteristiche dei batteri intracellulari, hanno un più stretto rapporto con il genoma cellulare, lo sfruttano per la loro crescita e duplicazione, occorrono esami specifici per individuarli.

Sia i batteri intracellulari che i virus non risentono assolutamente della terapia antibiotica.

Infatti:

“ginecologo mi prescrive antibiotici, Augmentin, e non si risolve; l’urologa mi prescrive Rocefin, ma non passa e la dottoressa non si spiega perché non passa,”  Non riesce a ottenere una spiegazione, la soluzione, ma non cerca nemmeno la presenza di agenti patogeni intracellulari.

Si aggiunge vulvodinia, bruciore vulvare che si irradia al coccige, all’interno del bacino, perineale e anale. I medici non mi spiegavano la natura del dolore, perché avveniva sempre in aggravamento.

Per ottenere spiegazioni occorre evidenziare le cause della patologia, intervenire con la strategia terapeutica inerente alla diagnosi eseguita, altrimenti avverranno sempre aggravamenti.

La risonanza magnetica non può evidenziare i processi infettivi ed infiammatori che avvengono negli organi, occorre una analisi specifica della funzionalità egli organi, delle cellule, del sistema immunitario per giungere alla spiegazione e alle cause, alla presenza degli agenti patogeni presenti; il ragionamento clinico conseguente mi permette di mettere in relazione lo stato infiammatorio o degenerativo degli organi, con la presenza degli agenti patogeni. 

Non eseguendo la diagnosi esatta, non evidenziare le cause ogni spiegazione può apparire plausibile, ma si sfocia nella filosofia, nelle lucubrazioni più escogitate, non certamente in una evidenza scientifica.   

 

"professore urologo e neurologo, che si interessa di nevralgia del nervo pudendo, mi ha detto che è una malattia complicata, misconosciuta che può derivare dalla deambulazione errata, postura, sollecitazione a livello dei glutei dai Jeans stretti." 

Durante la visita ho evidenziato processi infiammatori degenerativi che interessano gli organi addominali e il bacino, collo dell’utero, utero, trigono vescicale e muscolo sfintere della vescica, vescica, articolazione sacro iliaca, dell’anca, processo infiammatorio del nervo pudendo,

minimo processo infiammatorio della ghiandola tiroide,

Evidenzio secondo il ragionamento clinico e la correlazione con gli organi, la presenza di Chlamidia, Papilloma virus, virus di Epstein Barr, Helycobacter Pylori

 

L’esame è positivo per la presenza della Chlamidia Pneumoniae IgG; IgM:

Cytomegalovirus IgG   58,1.

Epstein Barr VCA IgG 119,70

Epstein Barr EBNA IgG 107,70,

La Chlamidia Pneumoniae è un batterio intracellulare, vive all'interno delle cellule, non pasa nei secreti, urine, perdite vaginali, sperma, non cresce sui normali terreni di coltura, occorrono esami specifici di amplificazione genica, occorre evidenziare il genoma batterico.

La Chlamidia determina processi infiamamtori sia dei bronchi che dell'apparato genito urinario, attaccando soprattutto ovaio e salpingi. 

Il virus di Epstein Barr, interviene sul sistema immunitario riducendo la risposta.

Il Cytomegalovirus è un virus epatico.

Sia il Cytomegalovirus che il Virus di Epstein Barr sono Herpes virus ed hanno la capacità di inserirsi sui nervi e nel sistema nervoso centrale, provocando processi infiamamtori. Il processo infiamamtorio si è diffuso a tutto il bacino, gli organi che sono compresi, apparato sessuale, nervo pudendo.

Importante è il collo dell'utero, evidenziato durante la visita in degenerazione per cui sospetto la presenza, oltre alla Chlamidia, del Papilloma virus. Prescrivo alla signora la colposcopia e la ricerca del genoma del Papilloma virus, con il preparato istologico. Chiedo la dimostrazione fotografica dell'esame, per conoscere esattamente se sul collo dell'utero sussistono lesioni degenerative della mucosa caratteristiche della presenza del papilloma virus, come evidenziato durante la visita. Presento alcuni esempi di colposcopie che alcune signore mi hanno portato, con evidenti lesioni create dal Papilloma virus, per la completa radicazione del papilloma virus. La documentazione fotografica è molto importante per conoscere le lesioni presenti e la progressione che avviene durante la eliminazione del Papilloma virus con la strategia terapeutica.  

Questi sono esempi di foto eseguite in colposcopia e consegnate alla signora, per far comprendere la lesione creata dal papilloma virus.

Interessante è conoscere lo stato attuale della lesione, nei controlli successivi, posso seguire l'andamento della riparazione che avviene sulla lesione degenerativa creata dal Papilloma virus; seguire la graduale eliminazione del Papiloma virus, confrontando con le foto eseguite dal ginecologo in colposcopia, quanto evidenziato con l'analisi dell'organismo, degli organi, delle cellule, del sistema immunitario e del collo dell'utero. Quando il Papilloma virus è stato completamente eliminato, uscito dalle cellule, la valutazione della lesione è importantissima, indica la remissione dei processi degenerativi.

 

Alcuni esempi di Colposcopia:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La dimostrazione fotografica è essenziale per conoscere la lesione, le sue trasformazioni che avvengono nel tempo con l’applicazione della strategia terapeutica per la radicazione del papilloma virus.

 

 

La ricerca del genoma del papilloma virus è fondamentale, come la sua esecuzione, "grattando" la mucosa del collo dell'utero, soprattutto nell'ingresso dell'utero, per raccogliere anche le cellule infettate dal Papilloma virus e in degenerazione, eseguendo anche il preparato istologico, dimostrativo della degenerazione cellulare che può essere presente. Molta differenza con il PAP test che non eseguito in colposcopia, con un tampone, non ha sicuramente la precisione dell'esame eseguito in colposcopia e la ricerca del genoma del Papilloma virus. Praticamente se il PAP test risulta negativo non è attendibile e posso mettere in dubbio la assenza del Papilloma virus, specialmente quando i sintomi indicano la presenza del papilloma.

La nevralgia del Pudendo è conseguente ai processi degenerativi infiamamtori che avvengono negli organi del bacino, il collo dell'utero è la manifetazione esterna di questi processi degenerati infiammatori. Papilloma virus e Clamidia sono i maggiori responsabili. Come evidenziato durante la visita e l'esame che dimostra gli anticorpi positivi.

 

Egregio Dottor Moschini, le metto scannerizzati gli esami eseguiti.

La colposcopia e la ricerca del genoma del Papilloma virus, trovo difficoltà ad eseguirli, i ginecologi consultati non ritengono necessaria la colposcopia e se non è presente un PAP test positivo, non la eseguono, nemmeno la ricerca del genoma del Papilloma virus; ho insistito molto ma sembrano tutti irremovibili. 

Non comprendo questo loro atteggiamento.  

 

 

Egregia, non so perché hanno questo atteggiamento nei confronti della colposcopia, esame fondamentale per poter vedere il collo dell’utero dove si manifestano le più numerose patologie della donna, dalla “piaghetta” al CIN 1, che poi si trasforma in CIN2 e successivamente CIN3, poi potenziale carcinoma. La colposcopia costituisce l’esame principale per la prevenzione di queste patologie, fa vedere il collo dell’utero di dimensione altamente ingrandite, qualsiasi minima lesione anche minima è individuabile. Rende possibile la raccolta della mucosa del collo dell’utero con una visione diretta ed ingrandita, con la possibilità di “grattare” profondamente e raccogliere le cellule dove è presente il Papilloma virus, il maggiore imputato nelle patologie degenerative del collo dell’utero e utero; raccogliere il materiale per eseguire la ricerca del genoma del Papilloma virus, nei punti più nascosti e soprattutto nell’ingresso verso l’utero, dove devono passare gli spermatozoi per la fecondazione dell’ovulo, la presenza del Papilloma virus e della Clamidia, generano infiammazione che può essere riscontrata con una visione diretta e ingrandita, i maggiori responsabili non solo delle patologie degenerative e della impossibilità ad avere gravidanze; sono i maggiori responsabili della negatività della fecondazione assistita, sono i responsabili dell’aborto entro il terzo mese.

Comprende l’importanza della colposcopia e della ricerca durante questo esame del genoma del Papilloma virus e della Clamidia. Individuati il Papilloma virus, la Clamidia, esattamente, con l’analisi dell’organismo nel suo insieme, degli organi, delle cellule, del sistema immunitario, mi mette nella condizione di seguire il ragionamento clinico per giungere alla diagnosi e alla strategia terapeutica per la loro eliminazione, con la certezza della loro effettiva uscita dalle cellule. Una fotografia esatta del collo dell’utero, iniziale, mi permette con le foto successive di seguire anche sul collo dell’utero i processi di soluzione della degenerazione, seguire nel tempo il mantenimento dello stato fisiologico del collo dell’utero, avendo a disposizione la dimostrazione fotografica.

Non comprendo quindi la resistenza che hanno i ginecologi a non eseguire la colposcopia e la ricerca del genoma della Clamidia e del Papilloma considerando che il PAP test è inattendibile se negativo ed occorre sempre una visione diretta e dimostrativa con foto dello stato del collo dell’utero.

Una cosa è vedere con un microscopio e visione ingrandita, una cosa è vedere attraverso il semplice speculo in lontananza il collo dell’utero; raccogliere il materiale per la ricerca del genoma del Papilloma e della Clamidia con visione diretta, oppure con un tampone senza conoscere dove raccoglie il materiale per il PAP test.

Non comprendo e quindi non so spiegarlo.

 

Egregia, l'ecografia addome completo non evidenzia alterazioni particolari.

L'ecografia della Ghiandola Tiroide dimostra una Ghiandola tiroide ai limiti bassi per dimensioni; a carico del lobo destro si segnala presenza di 4 millimetriche nodularità ipoecogene con vascolarizzazione periferica e di lacuna colloido-cistica al terzo inferiore di 12x7 mm. Quest'ultima presenta perifericamente gettoni solidi scarsamente aggettanti che ricevono minimo segnale vascolare al Color Doppler. A carico del lobo sinistro 5 nodularità ipoecogene millimetriche la maggiore para-istmica di 7x2 mm.

E' presente una tiroidite autoimmune, come evidenziato durante la visita, ha provocato i noduli ed occorre attenzione per impedire la loro crescita e il proseguire della autoimmunità, ma anche la loro degenerazione.

Gli esami degli ormoni possono risultare nella normalità, ma l'ecografia dimostra chiaramente le lesioni provocate dagli autoanticorpi, considerare la ghiandola tiroide soltanto con il Tsh, Ft3, Ft4, risulta un errore clinico diagnostico, trascurare una patologia autoimmune importante, correlata con altre patologie presenti nell'organismo della persona.  

La diagnosi esatta è sempre fondamentale in Medicina. Non considerare l'organismo nel suo complesso, non conduce alla diagnosi, solamente a considerazioni 

Il meccanismo con cui le malattie autoimmuni si verificano è ben conosciuto, un errore che viene compiuto dal sistema immunitario, nel momento in cui “legge” un agente patogeno, e si prepara alla produzione degli anticorpi, in questo caso è possibile, per una predisposizione genica, non genetica, HLA dipendente, che avvenga l’errore, chiamato mimetismo molecolare, vengono prodotti anticorpi anche contro le cellule della tiroide, che vengono distrutte, successivamente la ghiandola non riesce più a produrre gli ormoni tiroidei, occorre sostituirli con l'ormone sintetico Eutirox. E' comprensibile che conoscendo la predisposizione genica e l’agente patogeno, posso in questo caso, cominciare a aiutare il sistema immunitario a portarlo via e inibire la produzione degli autoanticorpi che determinano i processi infiammatori contro le cellule della tiroide, preservando dalla distruzione quella parte della ghiandola che ancora funzione in maniera regolare e fisiologica; provvedendo a stimolare la crescita delle cellule tiroidee che sono negli strati germinativi, cellule staminali, e sostituiscono le cellule distrutte, andate perse per la presenza degli autoanticorpi.

Importante è salvaguardare le cellule che funzionano bene dall’attacco degli autoanticorpi, impedire la continua e persistente infiammazione provocata dagli autoanticorpi individuando il responsabile e iniziando la terapia per eliminarlo, impedendo che il sistema immunitario continui a vederlo, per cui compie sempre l’errore. Durante la visita ho evidenziato la presenza di Helycobacter Pylori, Epstein Barr che hanno la capacità di determinare il mimetismo molecolare nelle patologie autoimmuni della Ghiandola Tiroide, anche in altre malattie autoimmuni. La Nevralgia del Pudendo, oltre ad avere una origine infiamamtoria, potrebbe essere considerata anche una patologia autoimmune. Il virus di Epstein Barr può provocare il mimetismo molecolare a carico della mielina, Nervo Pudendo

 

 

CD4 56,10, aumentati; CD8 18,60 diminuito; CD3 76,50, CD19 16,80 aumentati; espressione di una infezione virale e batterica a cui il sistema immunitario reagisce.

Helycobacter Pylori, Clamidia, Epstein Barr, Papilloma virus.

 

 

 

 

 

 

Gli esami degli ormoni tiroidei e degli autoanticorpi sono nella norma, ma l’ecografia della ghiandola tiroide dimostra la presenza dei noduli precedentemente descritti, presenza di una patologia autoimmune. Anche se gli ormoni e gli autoanticorpi sono nella norma, non escludono una patologia autoimmune. Occorre molta attenzione alle cause che hanno determinato la formazione dei noduli, continuando le cause, non intervenendo su queste per condurle a soluzione, con la certezza della loro effettiva conduzione alla situazione fisiologica, continuano i noduli ad ingrossare e degenerare.

 

 

Egregio dottor Moschini, finalmente sono riuscita ad eseguire la colposcopia, il prelievo per la ricerca del genoma del Papilloma virus. La dottoressa non era convinta dell’esame, lo ha eseguito controvoglia, non comprendendo il motivo dell’esame. Ho raccontato il mio problema ma ha sorvolato con poca attenzione, mi parlava di stress e sul collo dell’utero era tutto a posto.   Le mando la colposcopia con la foto e la risposta. La dottoressa ginecologa mi ha detto che è tutto a posto di stare tranquilla e tornare fra sei mesi, solo un poco di infiamamzione rilevata con il PAP test nella vagina.

Questa è la risposta del PAP test

 

Gentile Signora,

Come vede il suo pap test presenta una forma infiammatoria per la quale consiglierei la seguente terapia:

Gyno–Canesten crema vaginale, 1 confezione,  1 la sera per 6 gg

Betadine ginec. P   lavande vaginali, 2 confezioni,  1 la mattina per 10 gg

Gastroenterol flaconcini, 1 confezione,   1 al dì per bocca per 10 gg

Fisioderm  detergente intimo

Suggerirei una visita di controllo a giugno.

Restando a sua disposizione per qualsiasi chiarimento, le porgo cordiali saluti.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                            

 

 

 

 

 

 

 

 Utero in asse a profili regolari ed ecostruttura disomogenea

DL: 89 DAP:mm44 DT:mm60.

L'ecostruttura disomogeneaha   ha il significato di un processo infiammatorio presente nel tessuto dell'utero  

 

La foto non è molto chiara, confrontandola con quelle di esempio che le ho mostrato; dimostra comunque una infiammazione della mucosa del collo dell'utero. E' presente un processo infiammatorio del collo dell'utero, utero, diffuso all'apparato genitale e al bacino e al nervo pudendo creando la sua infiamamzione ed i sintomi da lei descritti.

Importante è stabilire gli agenti patogeni responsabilidel processo infiamamtorio che ha determinato la patologia.

Dagli esami è risultata evidente la Chlamidia, le lesioni sul collo dell'utero e la struttura disomogenea dell'utero sono caratteristici della presenza del Papilloma virus 

 

Egregio Dottor Moschini, mi hanno mandato la risposta del Papilloma virus, presenza di Papilloma virus ad alto rischio, lei ha ragione, il PAP test non lo aveva rilevato, lei durante la visita ha evidenziato la presenza del Papilloma virus, causa della mia nevralgia del pudendo. 

Continuo la terapia che mi ha indicato, ancora ho sempre dolore, ma in alcune ore avverto una lieve sensazione di rilascio del dolore, non mi attanaglia più come prima. 

 

Egregia, come vede l’infiammazione cronica attiva persistente creata dalla presenza del Papilloma virus, Clamidia, Epstein Barr, Helycobacter Pylori, ha interessato il bacino, gli organi che sono presenti, il nervo pudendo, determinando il dolore. Su questa presenza di agenti patogeni ho prescritto la terapia. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ero andata da un professore urologo e neurologo, che si interessa di nevralgia del nervo pudendo, ma non ho riscontrato miglioramenti, anzi sono andata progressivamente peggiorando, non mi ha spiegato la causa della Nevralgia del Pudendo.